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Blog :: Internet

 Facebook e i milioni di utenti spiati e profilati.


Autore : Sylfaen
Categoria : Internet
Lunedì, 1 Aprile 2019 - 11:55

Visti gli ultimi avvenimenti in casa facebook LINK e per non dimenticare... riporto anche qui quanto scritto tempo fà sull'altro sito homecms.altervista.org accessibile anche da homecms.tk

Fonte: LaStampa.it

Facebook, sono 87 milioni gli utenti spiati da Cambridge Analytica

214 mila persone potenzialmente coinvolte anche in Italia. Il Ceo Mark Zuckerberg testimonierà mercoledì davanti al Governo americano, ma intanto ora il social network promette condizioni d’uso più chiare e norme sui dati più rigide
Lo scandalo Cambridge Analytica si allarga: non sono 50 milioni, ma 87 milioni gli utenti i cui dati personali sono stati raccolti dall’azienda inglese: lo rivela lo stesso social network in un post. Anche l’Italia sarebbe coinvolta, sia pure marginalmente: 57 persone hanno installato l’app thisisyourdigitallife, e i dati di 214.134 utenti potrebbero essere stati raccolti da Cambridge Analytica.  
I numeri arrivano pochi giorni prima della testimonianza di Zuckerberg di fronte alla Commissione dell’Energia e del Commercio della Camera statunitensi, mercoledì prossimo per parlare dell’«uso aziendale e della protezione dei dati degli utenti». I parlamentari Greg Walden e Frank Pallone, rispettivamente presidente e membro della commissione, hanno affermato che l’udienza «sarà un’occasione importante per far luce sulle critiche questioni sulla privacy dei dati dei consumatori e aiutare tutti gli americani a capire meglio cosa succede alle loro informazioni personali online». 

La storia  

La storia è nota: attraverso un test di personalità l’azienda inglese era riuscita ad accedere a informazioni come la città indicata sul profilo degli utenti o ai contenuti ai quali avevano reagito. Circa 320 mila

persone sono state pagate tra 2 e 5 dollari per rispondere al quiz, cui si poteva accedere autenticandosi con le credenziali di Facebook. L’app raccoglieva anche altre informazioni, come i “like” e i dati personali dall’account di Facebook, ma anche da quello degli amici di chi stava facendo il test. Così si è arrivati al numero esorbitante di 50 milioni di account compromessi, in un primo momento. Che oggi sono saliti a 87 milioni. Un algoritmo intrecciava poi i risultati del test di personalità con altri dati pubblici sul social network, per tracciare un profilo estremamente preciso degli utenti e delle loro preferenze (secondo il Guardian, all’inizio almeno 2 milioni, in 11 Stati decisivi per il risultato delle elezioni americane). A queste persone erano quindi indirizzati messaggi di propaganda elettorale mirati, basati sulla loro personalità.  

Non venderemo mai i dati”  

Facebook rende ora più chiare le condizioni d’uso e la normativa sui dati e assicura che non venderà mai «le informazioni delle persone a nessuno». In un post, i due manager Erin Egan, vicepresidente e responsabile dell’Ufficio Privacy e Policy, e Ashlie Beringer, Vice presidente e Consigliere Generale aggiunto, sottolineano che «è importante mostrare alle persone in modo chiaro come funzionano i nostri prodotti, in modo che possano prendere decisioni consapevoli in merito alla loro privacy» annunciando che per questo Facebook vuole «aggiornare le Condizioni d’uso, che comprendono il nostro impegno verso tutti coloro» che utilizzano il social network. «Vogliamo spiegare, in un linguaggio più semplice, i servizi che offriamo. Inoltre -spiegano i due manager- stiamo aggiornando la nostra Normativa sui dati, per spiegare meglio quali dati raccogliamo e come li utilizziamo su Facebook, Instagram, Messenger e sugli altri prodotti». Egan e Beringer chiariscono che «questi aggiornamenti hanno l’obiettivo di fare chiarezza. Non stiamo chiedendo nuovi diritti per raccogliere, usare o condividere i dati degli utenti su Facebook e non stiamo modificando nessuna delle scelte sulla privacy effettuate dalle persone in passato».  

Le novità  

Tra le novità che gli utenti possono trovare su Facebook ci sono informazioni sulle funzionalità introdotte di recente, maggiori informazioni su come funziona il social e come utilizza i dati. «Nella nostra Normativa sui dati spieghiamo tutti i casi nei quali condividiamo le informazioni e rendiamo più chiaro il nostro impegno nei confronti delle persone» chiariscono ancora Egan e Beringer.


Riguardo alla pubblicità, Facebook assicura ancora che «le persone hanno il pieno controllo delle inserzioni pubblicitarie che vedono e non condividiamo le loro informazioni con gli inserzionisti. La nostra Normativa sui dati spiega in modo approfondito in che modo decidiamo quali inserzioni mostrare agli utenti». Facebook evidenzia anche che «fa parte della stessa azienda di WhatsApp e Oculus» e, aggiungono nel post Egan e Beringer, «spieghiamo come condividiamo servizi, infrastrutture e informazioni. Chiariamo, inoltre, che Facebook è l’azienda che fornisce i servizi Messenger e Instagram, che ora hanno tutti la stessa Normativa sui dati. L’esperienza non cambierà nell’utilizzo di questi prodotti».  


Il colosso di Mark Zuckerberg rimarca che il social «rispetta le impostazioni del dispositivo selezionate» dagli utenti e che ha aggiunto «maggiori dettagli in merito alle informazioni che raccogliamo quando gli utenti sincronizzano i loro contatti da alcuni dei nostri prodotti, compresa la cronologia di chiamate e sms, argomento su cui le persone hanno recentemente chiesto informazioni». Più dettagli, inoltre su come Facebook combatte «gli abusi e come indaghiamo sulle attività sospette, anche analizzando i contenuti condivisi dalle persone». Infine il colosso dei social network fa sapere che «per i prossimi sette giorni, le persone potranno fornire il loro feedback sulle Condizioni d’uso e la Normativa sui dati» e che «una volta finalizzati» Facebook pubblicherà questi documenti chiedendo agli utenti di «dare il loro consenso, insieme alle informazioni sulle scelte a disposizione degli utenti in merito alla loro privacy».


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