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Blog :: Internet

 Trailer a pagamento sui siti web


Autore : Sylfaen
Categoria : Internet
Venerdì, 28 Ottobre 2011 - 13:59

SIAE ha da tempo stabilito che ogni sito web che intenda pubblicare trailer è tenuto alla sottoscrizione di una licenza SIAE che impone il pagamento di una tariffa annuale.

 

In questi giorni, SIAE sta contattando diversi siti per chiedere loro di “regolarizzare” la posizione rispetto alla diffusione di contenuti multimediali. A quanto pare, tale regolarizzazione implica un esborso non indifferente per un sito no-profit come il nostro, che da sempre si fa vanto di non cercare sponsorizzazioni di alcun tipo per restare libero e indipendente. Per questo da oggi sospendiamo la pubblicazione di ogni trailer e video su Horror.it.

 

Vi riporto quello che dice Il POST, che dopo averci contattati in seguito a una prima versione di questo articolo (mancante di alcune informazioni che tuttavia vi forniamo in questa versione aggiornata), ha a sua volta interpellato la SIAE:

Il Post

Interpellato direttamente dal Post, l’ufficio stampa della SIAE ha confermato che l’organizzazione sta chiedendo la sottoscrizione della licenza anche a magazine online e siti Internet non collegati a sale cinematografiche. «Certo, è necessario un accordo con la SIAE per pubblicare i trailer online. Probabilmente ne ha letto su alcuni siti che sono stati contattati di recente, ma non è una novità».

Stefania Ercolani, responsabile SIAE per la multimedialità, ci ha spiegato che l’operazione è volta semplicemente a regolarizzare situazioni esistenti di siti che pubblicano da anni video musicali, trailer cinematografici e altri contenuti multimediali che contengono musica protetta dal diritto d’autore. Nell’ultimo anno l’ente ha effettuato controlli su molti siti, e negli ultimi giorni ne ha contattati circa trenta per comunicare la loro posizione irregolare e esigere il pagamento e la sottoscrizione della licenza per l’anno in corso. La notifica, spiega Ercolani, arriva via posta cartacea, e alla comunicazione scritta può seguire una telefonata.

La normativa in soldoni, equipara un trailer, cioè un video realizzato col solo scopo di promuovere un film, a un’opera d’ingegno come il film stesso, e su di essa chiede il pagamento dei diritti d’autore. Si ingenera quindi il delirante cortocircuito secondo cui siti come il nostro, dovrebbero pagare per fare pubblicità a un film. E’ una scelta incomprensibile e assurda, i siti più esposti e visibili saranno messi di fronte alla richiesta di “regolarizzare” la propria situazione o censurarli del tutto, e si creerà nel resto della rete un far west incontrollabile dove come spesso accade nel nostro paese, si infrange una delle migliaia di norme e leggi assurde, spesso senza nemmeno saperlo e lo si può fare finché non si ha la sfortuna di essere scovati da controllori che agiranno non si sa bene in quale modo. Scrive infatti il Post:

Il Post

La licenza per lo Streaming Service Provider che si chiede di sottoscrivere ai siti Internet che pubblicano contenuti gestiti dalla SIAE è quella per i video on demand, di cui riportiamo il regolamento. Il documento non fa mai riferimento a testate registrate, ma solo a generici “siti”, quindi si può presumere che non esista differenza, per la SIAE, tra una testata giornalistica, un sito personale che ricava profitti dalla pubblicità e un sito personale amatoriale. Lo conferma la stessa Ercolani, spiegando che per la SIAE non esiste differenza tra siti personali e commerciali, conta solo la tutela del diritto d’autore.

Ma non è tutto. Chi in queste ore cercava una scappatoia pensando che embeddare filmati contenuti su YouTube non configurasse alcuna violazione, dovrà correre ai ripari: YouTube ha infatti sottoscritto una licenza con la SIAE per i contenuti dei video pubblicati dagli utenti, ma i siti esterni che incorporano gli stessi video dovranno regolarizzare la loro posizione indipendentemente!

Una scelta a nostro avviso liberticida, che va pesantemente contro gli interessi degli stessi distributori cinematografici e televisivi che fino a oggi sono stati nostri partner nel divulgare attraverso i nostri siti i trailer dei loro film. Una mossa che non ha alcun senso pratico, se non quello di rendere sempre più invivibile l’Internet italiana. Una mossa che fa il paio con la recente stretta legislativa che si è verificata in seguito all’approvazione della nuova legge che riguarda la diffamazione online, stretta che ci ha consigliato di chiudere forum e community. Alla luce di quanto sopra, abbiamo deciso di chiudere con effetto immediato Horror Tube (che non risulterà più accessibile) e di non utilizzare più alcun contenuto video nei nostri articoli. Ci dispiace, soprattutto per i nostri affezionati lettori, ma non abbiamo soldi per fare fronte alle esose richieste di questo ente anacronistico e non intendiamo piegarci dinnanzi a questa ennesima, astrusa normativa. Lasciamo a gente “più ricca” di noi la possibilità di proporre contenuti multimediali. Se è questo che la rete italiana vuole, che sia…

E se volete farvi proprio il sangue amaro, leggete questa frase:

Il Post

Per ora la SIAE non sta monitorando gli account personali dei social network, ma dice Ercolani che anche quelli, come qualsiasi altro sito, sono soggetti al pagamento dei diritti d’autore e prima o poi verranno regolarizzati. Molti account di personaggi pubblici e pagine aziendali avrebbero già sottoscritto la licenza SIAE.

Per concludere degnamente questo sfogo, lasciatemi dire che personalmente sono arcistufo di questo andazzo. Sono dieci anni che – più o meno regolarmente – i “signori” a capo del vapore inventano una regola dietro l’altra, nel disperato tentativo di mettere il bavaglio alla più grande rivoluzione nel campo della comunicazione che si sia vista nei tempi moderni. Di questo passo non resterà più nulla e anche in questo settore, l’Italia si dimostrerà un paese retrogrado che fa di tutto per castrare iniziativa e creatività. Se è questo il loro obiettivo ultimo, direi che ci stanno riuscendo alla grande.

Fonte: http://www.horror.it/a/2011/10/trailer-a-pag amento-sui-siti-web/


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