Una storia strana quella della vignetta di vauro "Il porno stato" prima postata sul profilo facebook di alcuni deputati FLI e poi misteriosamente rimossa notte tempo da facebook .
In basso l'articolo de Il Fatto quotidiano.
Spopola tra i banchi della Camera, ma scompare misteriosamente da Facebook. È la strana storia del “Porno-Stato”, la vignetta realizzata da Vauro per il Fatto, parodia del “Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo. Erano passate poche ore da quando alcuni deputati di Fli l’avevano esposta durante il voto su Saverio Romano, come forma di dissenso. Caricata sul profilo Facebook del disegnatore, la
vignetta è stata cancellata dal social network durante la notte, insieme ai commenti e alle condivisioni degli oltre 250.000 “amici” virtuali dell’artista, che hanno gridato alla censura. Un enigma che il gestore della pagina non riesce a spiegarsi: “Abbiamo chiesto le motivazioni della rimozione, ma hanno solo inviato una segnalazione in Irlanda”. Facebook Italia si è difesa dall’accusa: “È probabile che la vignetta sia stata rimossa a causa della parola ‘porno’ nel titolo”. Una spiegazione che non convince Vauro: “Se fosse così avrebbero dovuto cancellare tutta l’Italia”. Perché, spiega, “si parla spesso dell’importanza della Rete, ma quando si aprono degli spiragli di libertà vengono subito soffocati”. In attesa di svelare il mistero, la vignetta è stata ripubblicata sul sito del “Male”, storica rivista di satira che tornerà a ottobre nelle edicole.
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