Questa breve panoramica sulle più comuni insidie della rete e sulle attività della Polizia Postale italiana deve portare come logica conclusione a un insieme di suggerimenti e consigli ritenuti banali dagli esperti, ma altrettanto importanti considerando le situazioni descritte nelle pagine precedenti. Sul piano tecnico per una sufficiente protezione del proprio sistema è consigliabile installare un antivirus, un personal firewall e software i grado di individuare e rimuovere anche gli spyware. A ciò si deve aggiungere una corretta gestione della posta elettronica con filtri antispam e il tutto non può prescindere da un sistema operativo sempre aggiornato.
A questo elenco aggiungiamo anche un costante aggiornamento delle applicazioni software, con i relativi plug-in. Anche un plug-in non aggiornato o un browser datato, infatti, possono essere una breccia di sicurezza del proprio sistema. Anche in questo caso è la diffusione del singolo software ad aver indotto a creare codice dedicato a una determinata vulnerabilità.
Oltre ai consigli di natura tecnologica - raccomandazioni per altro da noi riportate ormai da anni - la Polizia Postale sintetizza in alcuni comportamenti da evitare e altri invece da prendere quale abitudine. Sembra banale ma ascoltando quanto esposto dal dirigente della Polizia Postale pare avere la sua importanza: non cliccare su link poco affidabili o contenuti in messaggi email di dubbia provenienza.
Anche l'utilizzo di password sicure, composte da cifre alternate a lettere e possibilmente che non utilizzino parole di senso compiuto presenti in vocabolari, è un'ulteriore forma di tutela; inoltre, per quanto riguarda le pagine web, è utile prestare attenzione alle informazioni contenute nel certificato SSL. Per quanto riguarda le compravendite online il primo suggerimento è quello di evitare, o meglio diffidare, delle offerte troppo vantaggiose. E' bene poi fare qualche indagine sul venditore (motori di ricerca e forum sono risorse preziose per queste informazioni), verificando eventuali problemi accaduti in altre compravendite. A questo proposito si sappia che online vi sono vere e proprie bufale orchestrate sempre con i medesimi nomi e le stesse modalità e per un approfondimento Google può essere un valido strumento di ricerca.
Per quanto riguarda il phishing c'è poco da suggerire, oltre a raccomandare un atteggiamento sempre e comunque diffidente. Inoltre, si tenga presente che la propria banca di norma non invia mai informazioni delicate via email e nemmeno Microsoft invia messaggi di posta elettronica per informare un singolo utente in merito a un problema di sicurezza: di solito dietro tali messaggi si nascondono operazioni di phishing e molto spesso nelle email sono presenti anche errori grammaticali o sintattici. Anche questi ultimi elementi devono invitare alla cautela, infatti è poco verosimile che un istituto di credito italiano farcisca la corrispondenza dedicata alla clientela con errori grossolani.
A queste indicazioni molto generali si aggiungano anche le seguenti raccomandazioni, forse più adatte a un'utenza non alle prime armi. Nell'utilizzo dei social network e delle risorse web è importante avere sempre un approccio critico evitando di condividere sempre e ovunque tutti gli elementi: per una maggior riservatezza sarebbe importante diversificare le liste di contatti autorizzando ad esempio solo gli amici alla visualizzazione di certi elementi e offrendo ai contatti lavorativi un livello di dettaglio inferiore.
Anche la condivisione di immagini e album fotografici merita attenzione e la scelta di chi può visualizzare una fotografia propria o di un contesto famigliare è un'operazione che non andrebbe banalizzata. Inoltre si tenga presente che un elemento pubblicato online con scarsa attenzione alla privacy è a disposizione di motori di ricerca e di altri utenti: la rimozione dell'immagine potrebbe essere un'operazione difficoltosa, tanto più che spesso la pubblicazione online di immagini sottointende la cessione di ogni proprietà intellettuale.
In sintesi finale la Polizia Postale ha mostrato un quadro interessante nel quale un numero sempre crescente di utenti usa il web sfruttandone le potenzialità in termini di accesso all'informazione e di fruizione di servizi. In ogni situazione è importante avere un approccio critico, attento e soprattutto consapevole. Il "mezzo" Internet non deve invitare alla fiducia cieca: il semplice login non è una condizione di sicurezza sufficiente e altri atteggiamenti tipici della vita di tutti i giorni potrebbero aiutare anche nella propria attività sul web.
Infatti, come si è diffidenti nei confronti di un'offerta troppo vantaggiosa praticata da un negoziante, altrettanto diffidenti bisognerebbe essere per un venditore online che potrebbe rendersi facilmente irreperibile. Inoltre, molti utenti sono giustamente gelosi del proprio numero telefonico, lo cedono con attenzione e ne chiedono la rimozione dagli elenchi pubblici. Nel caso della email spesso non c'è la medesima attenzione e l'indirizzo di posta elettronica viene utilizzato con leggerezza per la registrazione a servizi online, magari anche senza leggere con attenzione le condizioni d'uso.
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