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Blog :: Internet

 Provider australiano batte Hollywood su problema download il


Autore : Sylfaen
Categoria : Internet
Domenica, 14 Marzo 2010 - 14:05

Storica sentenza australiana in tema di download illegale: vince iiNet, il provider accusato di non prendere provvedimenti contro gli utenti e di ospitare direttamente contenuti non leciti

Il problema è complesso, si sa. La grande diffusione di internet ha fatto nascere buone e cattive abitudini negli utenti; fra queste ultime troviamo il download illegale di contenuti coperti da copyright. Un'usanza molto diffusa, resa semplice dal mezzo informatico e da tutta una serie di applicativi creati per scambiare file in rete, siano essi leciti o no.

Se da una parte è comprensibile la reazione delle major discografiche e del cinema nel tentare di arginare il fenomeno, dall'altra non si contano i tentativi di farlo in maniera goffa o sommaria, spesso per mezzo di tribunali e sentenze.

Una di queste ha visto le major perdere su un tema in auge da qualche tempo, ovvero l'accusare i provider di non monitorare e denunciare gli utenti che scaricano materiale illegale, o bloccare in qualche modo i canali maggiormente utilizzati dalle reti peer-to-peer e similia. La storica sentenza è stata battuta in Australia, dove iiNet, provider locale, si è difeso dall'accusa di non aver adottato alcuna misura per impedire il fenomeno, oltre a quella di ospitare nei propri spazi il materiale coperto da copyright.

Il tribunale federale di Sidney non ha ravvisato alcuna colpa nel provider. Cade dunque l'accusa di responsabilità diretta nella violazione di copyright, poiché il provider si è limitato semplicemente a garantire quello per cui gli utenti pagano, ovvero la connettività. La sentenza giunge nonostante fosse chiaro che il provider era a conoscenza del problema e non abbia fatto nulla per impedire lo scambio dei file illegali, creando quindi un precedente che potrebbe essere citato in altre sedi giuridiche, dove si stanno svolgendo processi analoghi.

Non c'è comunque motivo di gioire o di piangere: il problema c'è e resta, da qualsiasi prospettiva lo si guardi. Ancora una volta il web ha bruciato le tappe, andando a creare delle falle legislative e sfuggendo a buona parte delle regole e dei controlli tipici del mondo non virtuale, con pregi e difetti del caso.

fonte: hwupgrade


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